Un’idea, una buona idea

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di Marco Russo

Paul McCartney si sveglia con una melodia in testa. È così compiuta da fargli temere che si tratti di un plagio: sarà Yesterday.

È la storia di un’idea. Ma non sempre le cose vanno così lisce.

Steven Johnson, in un grazioso video ricorda che spesso le idee si presentano incomplete, che chiedono tempo per svilupparsi. O che possono nascere dal cortocircuito tra intuizioni parziali, avute da persone differenti. Conclude con un elogio di internet e cita l’affermazione di Pasteur (il caso favorisce la mente preparata) dicendo che, oggi, il caso favorisce la mente connessa.

Credo che nessuno possa dire di sapere davvero da dove, come, o perché vengono le nuove idee. Sappiamo quali condizioni sociali e quali attitudini mentali, e perfino quali ambienti le possono favorire. Sappiamo che si tratta di un processo incerto.

E quando le cose, finalmente, vanno lisce e il processo si innesca, l’esperienza è così appagante e totalizzante che ci si dimentica di se stessi: ne parla in un TED talk Mihaly Csikszentimihaly, uno dei più brillanti studiosi contemporanei della creatività.

E ci sarebbe da chiedersi se, in fin dei conti, la creatività non sia nient’altro che come un infinito corteggiamento dell’andare a scoprire di che si tratta forse ne vale la pena e, probabilmente, riconoscerete una sensazione che avete già sperimentato.