Un rigore di Robinho decide Milan-Juventus: 1-0 per i rossoneri a San Siro

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Milan-Juventus finisce col risultato di 1-0 a favore dei rossoneri che si portano così a quota 18 punti.

La Juventus resta in testa a quota 32 punti ma vede avvicinarsi la Fiorentina ora a -4, ma soprattutto rischia di lasciar avvicinare Inter e Napoli, impegnate entrambe lunedì sera contro rispettivamente il Cagliari e il Parma.

Il primo tempo è stato avaro di occasioni da gol e ha visto le due squadre leggermente bloccate con un Milan che si è però fatto preferire. Sulla destra Isla è stato poco incisivo e i suoi cross sono andati a sbattere quasi sempre contro Constant, uno dei migliori in campo. il Milan ha creato scompiglio nella difesa bianconera soprattutto grazie alla velocità e all’imprevedibilità di El Shaarawy e di Robinho, a sorpresa preferito sia a Pazzini sia a Bojan.

L’episodio che cambia le sorti della partita accade al 30′ minuto quando su un colpo di testa di Montolivo, Isla tocca con il braccio. Rizzoli, su segnalazione del giudice di porta, concede il calcio di rigore. Lo trasforma Robinho, con Buffon che tocca il pallone ma non riesce ad evitare il gol.

Nel secondo tempo la Juventus cambia Isla con Padoin ma anche quest’ultimo non sembra entrare in partita e va a scontrarsi sempre contro il muro di sinistra. La Juventus entra in campo però con un piglio diverso e tiene maggiormente il pallino del gioco ma senza creare vere e proprie occasioni da rete. Gli ingressi di Giovinco al posto di Quagliarella al 56′ e di Pogba al posto di Asamoah non regalano molto di più alla fase offensiva, che diventa più veloce ma poco concreta.

Giovinco prova una rovesciata spettacolare ma cicca il pallone e Vucinic ha prima all’82’ poi all’84’ due occasioni da gol non sfruttate, la prima grazie ad un intervento provvidenziale del solito Constant. Il Milan parte spesso in contropiede ma alla fine il risultato rimane immutato dopo 4 minuti di recupero.

Ora la Juventus dovrà subito riprendersi dalla sconfitta per affrontare al meglio la sfida di Champions in Ucraina decisiva contro lo Shakhtar Donetsk. Per Allegri invece si tratta di una bella boccata d’aria fresca che spazza per adesso il fumo delle illazioni su una sua sostituzione.

Michele Longobardi