Recensione di “Thousands Traces – il mondo perfetto”, romanzo di esordio di Diana Dorato.
“Thousands Traces – il mondo perfetto”, pubblicato con Amazon, è il romanzo di esordio di Diana Dorato come scrittrice. Diana, insegnante di lettere al liceo “L.B. Alberti” di Napoli, è un’appassionata di gialli e di letteratura distopica.
Educata dal papà al piacere della lettura fin dalla più tenera età, nello svolgimento della sua professione si è sempre prodigata per trasmetterlo anche ai giovani dimostrando loro quanto sia breve il passo dalla lettura alla scrittura: la prima permette di ampliare la conoscenza, la seconda di propagarla e di esprimere la creatività personale che sottolinea l’unicità e l’irripetibilità di ogni essere umano.
Il libro in questione è la prova evidente del suddetto messaggio; “Thousands Traces – il mondo perfetto” è un romanzo distopico che, come è ovvio per questo genere letterario, narra di una storia fantastica con risvolti tragici e spaventosi. I lettori più attenti e conoscitori della lingua inglese noteranno subito un errore nel titolo ma attenzione: è voluto! “Thousands” invece di “Thousand” anticipa il messaggio insito nella storia e cioè che la perfezione esteriore delle cose non ha valore se non corrisponde a quella della loro essenza e, per scoprire quest’ultima, è indispensabile conoscerle da vicino. La lettura delle situazioni che si susseguono nel mondo irreale del racconto, porta il lettore più attento a riflettere sulla attuale società ed a chiedersi: e se fosse una metafora della nostra realtà?
I lettori possono addentrarsi in un mondo apparentemente perfetto nel quale il vivere correttamente nel rispetto delle regole civili permette di guadagnare punti; praticamente la gratificazione ha il sopravvento sulla sanzione! Scelta pedagogica che ha sempre dato ottimi risultati … con i bambini! Ma applicata alla società che risultati offre? Lo si apprende continuando la lettura; di pagina in pagina si scopre la veridicità del detto “non è tutto oro quello che luccica”!