“Questa notte è ancora nostra“. 17 dicembre 2014: una data storica da ricordare gelosamente nell’archivio rossoverde. Impresa alla Scandone firmata Posillipo. Una notte dei desideri realizzati. Lo spirito posillipino aleggia prepotentemente nel tempio dell’acqua clorata di Fuorigrotta. La vittoria del cuore (oltre l’ostacolo), della grinta (mai sopita) e della convinzione (nutrita e dimostrata nei fatti in vasca) della propria forza e degli indubbi valori tecnici. Il team di Mergellina riscatta la partita di andata (persa 9-6), rimonta il passivo di tre reti, infligge una sonora sconfitta al Sintez Kazan (12-7), rispedisce i russi nell’ex grande madrepatria URSS, accede meritatamente alla semifinale di Eurocup e riscalda i cuori dei tifosi napoletani.
Stupor mundi. E’ nei momenti di difficoltà che emerge la grandezza del capitano Valentino Gallo. Trascinatore superbo e Leader indiscusso, in acqua e fuori, guida i suoi compagni al meritato successo. La calottina numero 8 imprime la sua indelebile firma sul match, griffa l’incontro con un pesante poker, realizza una palombella spettacolare, facendo scattare i fragorosi applausi di un pubblico in visibilio. Mente e anima della squadra partenopea, che non si disunisce, mostra carattere e indiscutibile qualità, e sfodera una prestazione magistrale. In attacco come in difesa, senza fronzoli e senza sbavature, cinica e al tempo stessa ermetica.
Acuti da tenore. Definito il “numero uno bis”, Enrico Caruso sostituisce brillantemente l’infortunato Tommaso Negri, sbarra la strada ai temibili avversari, alza un muro invalicabile, chiude i varchi alle sortite degli ospiti, infonde sicurezza al reparto arretrato, si esalta e si supera con interventi prodigiosi. In serata di grazia non si lascia per nulla intimorire, dimostrando una profonda maturità, nonostante la giovanissima età (vent’anni). Un veterano acquisito da inizio stagione. Perfetta la sua tenuta mentale così come quella dell’intera compagine schierata.
Giusta pressione, bandito il nervosismo. Posillipo sulle ali dell’entusiasmo dall’inizio alla fine. Con in testa un solo pensiero: vincere. Momento topico l’errore di Kostantin Stepanyuk . Il campione russo, dopo aver segnato una tripletta, fallisce il penalty del possibile 5-5 e poi si fa espellere per brutalità. Il vantaggio maturato di +3 di fine terza frazione si consolida fino al +6. La marcatura ultima di Shepelev non incide sull’esito finale. Sconfitti gli ex sovietici e gli uccelli del malaugurio. Il Posillipo in semifinale meritatamente.
Parziali: 4-3, 3-1, 2-2, 3-1.
Posillipo: Caruso, Dolce 2, Mauro, Foglio, Klikovac 2, Radovic 2, Renzuto 1, Gallo 4, Russo, Bertoli 1, Mandolini, Saccoia, Negri. All. Cufino
Sintez Kazan: Doudkin, Pliskevic, Zinnatullin, Odintsov, Kovacic, Ivankov, Timakov, Nagaev 2, Stepanyuk 3 (2 rig), Rizhov-Alenitchev, Elizarov, Shepelev 2, Koshkarov. All. Ivanovski
Arbitri: Fekete (Hun), Taylan (Tur)
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