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Una Lady in cucina.. con Francesco Rodriguez

Una Lady.. in cucina

Rubrica di Eliana Iuorio

 

Incontro con l'”architetto del mare napoletano” Francesco Rodríguez,  istruttore subacqueo (componente della Protezione civile), ottimo professionista e grande amante della cucina d’autore.
Tanti ricordi di bambino, nella presentazione della sua deliziosissima ricetta, tutta da preparare e gustare! 
Signore e signori.. a voi, la confettura di cedro ;)

 

Fin da piccolo ho adorato la marmellata, soprattutto quelle “ particolari “ come quella di fichi, di rose, di banana, amarena e limoni, tanto da seguire i procedimenti che la mia tata, di origine beneventana, mi preparava nei mesi di giugno e settembre. La difficoltà di reperire marmellate genuine e prive di conservanti, acidificanti e altre schifezze del genere e di cui nel tempo, ho notato anche una certa intolleranza, mi hanno spinto tempo addietro a cimentarmi nel confezionamento delle stesse. L’essere padre, ha aiutato questa mia decisione, in quanto i miei due figli, sono diventati fin da piccoli cavie felici del mio operato.
Era oramai diventato un rito, la domenica mattina, fare colazione con il pane tostato, il burro e un vassoio pieno di varie marmellate; si continuava poi il pomeriggio, preparando varie crostate e dolci per tutta la settimana, al posto ovviamente delle odiate merendine!!
Della marmellata di limoni, in particolare, ho un ricordo molto bello: i miei primi anni a Ogliastro marina, incantevole località nel Cilento, dove, sempre per la mia smania di apprendere nuove ricette, avendo conosciuto la ricetta, poi assaggiandoli, i cannoli alla cilentana, ne sono diventato un goloso amante. Ricordo in particolare che mi intrufolavo a casa di amici del posto, la domenica, per controllare se qualcuno di loro li avesse in casa e se li trovavo, ero capace di inginocchiarmi al loro cospetto, per averne uno.  Molto facili, da preparare, in quanto si mischia crema gialla e marmellata di  limoni e si imbottisce il cannolo che è leggermente diverso da quello siciliano per la pasta meno croccante: non mancano mai, nelle occasioni speciali di casa mia.
In definitiva si è capito forse la mia adorazione per il dolce ed in particolare le creme, ma ho anche imparato a mie spese a non dire agli amici quando confeziono le marmellate, altrimenti sono costretto a vedere andar via tutti i miei preziosi vasetti!!!

Confettura di cedro

La marmellata industriale contiene al massimo il 20% di frutta; è per questo motivo che consiglio sempre di prepararla in casa.
La confettura di cedro (ricetta che mi appresto a spiegare) o di qualsivoglia agrume, non è affatto difficile da ottenere.. ci vuole solo un po’ di pazienza ed amore !!

LE DOSI : 1 kilo di cedro maturo

½ kilo di zucchero ( al posto dello zucchero potrete usare il fruttapec, preparato agli enzimi che accelerano la cottura  ma  lasciano uno strano retrogusto e non è consigliabile per alcune marmellate come  amarena, banana, rosa, fichi).

Figura 1

Lavate bene e sbucciate i cedri (eliminando testa e piede del frutto) anche in maniera grossolana, mettendo da parte le bucce ( fig 1 ).

Tagliate i cedri a spicchi o a pezzetti non più grandi di 1 cm x 1 cm ponetele in un recipiente e versate 200 gr di zucchero, mischiate bene e riponete in frigo per 24 ore, avendo cura ogni tanto ( circa  4 ore di rigirare il composto) (fig 2 )

Figura 2

Le bucce invece, anch’esse tagliate a pezzetti, ponetele in una pentola e coperte
d’acqua portatele ad ebollizione per 20 minuti,
scolatele e rimettetele a bollire con altra acqua per altri venti minuti.
Ripetete l’operazione per almeno 4 volte, per far sì che queste perdano  in parte l’amaro ( i primi  2 recipienti d’acqua che getterete, potrete
versarli in un secchio e una volta raffreddato, innaffiare  le  piante; gli altri 2 recipienti di acqua potrete conservarli in un’altra pentola perché potrebbero servirvi per cuocere la marmellata !!); infine, riponete le bucce in frigo !!  (fig 3 )

 

Figura 3

 

Procuratevi i vasetti di vetro, avendo cura di scegliere i più piccoli , tipo quelli degli omogeneizzati , in modo da aprirne poco per volta, in quanto una volta aperti vanno riposti in frigo e con il tempo si ossidano, perdendo la fragranza, ed inoltre dato che sicuramente ne vorrete regalare qualcuno, eviterete di far fatica per gli altri !!

Figura 4

Lavate bene i vasetti ed i coperchi, soprattutto quest’ultimi, ed eventualmente rilavate con un po’ di amuchina , quindi ponete i soli vasetti di vetro nel microonde per circa 5 minuti al massimo, così verranno asciutti e sterilizzati, quindi chiudeteli con i coperchi asciutti in modo da averli pronti per l’occorrenza (fig 4 ).

Il giorno seguente, secondo il vostro gusto, potrete frullare le bucce e la polpa o triturare il tutto col robot da cucina,(personalmente preferisco triturare, come per ogni confettura che si rispetti, al fine di sentire i pezzetti di frutta quando l’assaggio) ( fig 5 ).

Figura 5

Ponete il tutto in una pentola larga; aggiungete altri 300 gr di zucchero e a fuoco lento cuocete per circa 1 ora, avendo cura di  girare ogni 6-7 minuti, facendo attenzione. Se vi rendete conto che la confettura è asciutta, ma ancora non cotta, aggiungete via via un mestolo di quell’acqua che avevamo precedentemente conservato. (Fig 6 ).Consiglio a tutti – data la particolarità del frutto – di assaggiare la marmellata, una volta raffreddata, per stabilire se occorre aggiungere o meno lo zucchero; ciò dipende dalla maturità del frutto e dal vostro gusto.

Figura 6

La marmellata è pronta quando è quasi trasformata in purea, si vedono solo pochi e piccoli pezzetti di frutta e non si forma più il liquido in superfice; non cuocetela troppo altrimenti scurisce e perde sapore (fig 7).

A  caldo, mettete nei vasetti di vetro, chiudete, e mettete i vasetti  in una casseruola a bollire per circa 20 minuti, lasciate raffreddare l’acqua, e dopo circa ¾ ore riportate ad ebollizione per altri 20 minuti, così facendo avrete la garanzia di conservare le

Figura 7

marmellate anche per tre anni. . Verificate una volta che sono freddi i barattoli, se premendo sul centro del tappo quest’ultimo si muove, in tal caso quel vaso non è chiuso ermeticamente e va riposto in frigo per essere consumato in breve tempo ) ( fig 8 ).

Ricordate di mettere le targhette adesive sul barattolo indicando il tipo di confettura ed il mese e l’anno!!

Figura 8

Quanto all’acqua rimasta dal lavaggio dei cedri.. portando la stessa ad ebollizione per circa 15 minuti, aggiungendovi per ogni litro, 150 g di zucchero, dopo averla fatta raffreddare.. potrete imbottigliarla ed avrete così realizzato un’ottima bevanda fresca, per l’estate!!!

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Redazione Desk

Questo articolo è stato scritto dalla redazione di Road Tv Italia. La web tv libera, indipendente, fatta dalla gente e con la gente.

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