Una piovosa giornata di primavera ci ha accompagnato al sito del Castagnaro tra quarto e Pozzuoli, dove membri del comitato anti-discarica ci hanno spiegato perché è necessario impedire la nascita di una discarica in un’area così estesa di verde, dove potenzialità inespresse potrebbero rimanere tali.
Vigneti, vino falangina e mele annurche: la terra si ribella alla distruzione annunciata per la costruzione della discarica a cielo aperto. Continua la mobilitazione civica contro il progetto della Sap.Na e del commissario Vardè di localizzare “il mostro discarica” per smaltire il compost fuori specifica.
Le istituzioni insistono sulla non-idoneità del sito contrastando i progetti di Vardè ed appoggiando l’amministrazione locale disposta a collaborare, proponendo soluzioni alternative alla discarica,quali il compostaggio e la raccolta differenziata.
Speriamo che le esperienze passate come le discariche di Pianura e Chiaiano, servino a non ripetere lo scempio già perpetrato e che il buon senso e la democrazia aiutino un territorio già notevolmente martoriato.
di Simona Coppa