“Una modesta proposta”, al Teatro Area Nord di Napoli. In scena, la compagnia Vo.di.sca. (Voci di Scampìa)

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Vodisca (Voci di Scampia) debutta al Teatro Area Nord

Sabato 21 aprile 2012 ore 20,30
Domenica 22 aprile 2012 ore 18,00
Teatro Area Nord – Via Nuova dietro la Vigna 20

La compagnia di Scampia, Vodisca Teatro, debutta al Teatro Area Nord con lo spettacolo “Una modesta proposta”, liberamente ispirato all’omonima opera del settecento di Jonathan Swift. La compagnia, nata in memoria di Antonio Landieri, disabile vittima innocente di camorra, porta in scena una surreale e carnevalesca proposta per risolvere il problema della fame nel mondo. Un’equipe di cuochi, guidati da un’isterica chef, attraverso presine e fornelli tenteranno di evitare un destino crudele a un miliardo di affamati.
In scena esperimenti di chimica, giocoleria, musica, in un gigantesco show, reality teatral-televisivo, gli spettatori avranno la possibilità di eliminare, votare e condannare gli attori in scena.
Dopo 300 anni i versi irriverenti di un satirico Swift, vengono modernizzati, il tutto viene contestualizzato ad una società che lascia morire di fame un miliardo e mezzo di bambini.
“Una modesta proposta” chiude la stagione del Teatro Area Nord, stabile di frontiera, spazio teatrale per la martoriata Area Nord di Napoli, punto di riferimento per i cittadini di Scampia, Piscinola e Chiaiano.
Lo spettacolo sancisce il duraturo rapporto tra Libera Scena Ensemble (cooperativa che gestisce il teatro) e Vodisca Teatro, che da qualche mese ha fatto del TAN la sua sede.

"Una modesta proposta", al Teatro Area Nord di Napoli. In scena, la compagnia Vo.di.sca. (Voci di Scampìa)

Per info e prenotazioni
Vodisca Teatro
vodisca@gmail.com – 3283842929
Teatro Area Nord
liberascena@libero.it – 08119571331 / 0815851096

Posto Unico Intero 10 €
Posto Unico Ridotto 7 €

“Scampìa: occasione di vita” – intervista a Rosario Esposito La Rossa – di Eliana Iuorio

Lo confesso. Parlare con Rosario Esposito La Rossa, mi emoziona non poco; lui e i ragazzi di Vo.di.sca. hanno la capacità di farmi sentire “piccola piccola”.
Scrittore, classe 1988, pubblica la sua prima opera a soli 18 anni; nel 2007,  fonda l’associazione Voci di Scampìa (acronimo Vo.di.sca.), e trasforma in impegno il dolore subito dalla perdita di suo cugino Antonio.
Un dolore, che Rosario porta con sè: glielo leggi nello sguardo, nella forza straordinaria con la quale affronta la vita; progetta; coinvolge; parla in pubblico.
Perchè Antonio non era un vecchio cugino centenario, volato via per morte naturale.
Ma era Antonio Landieri, una delle 900 e più vittime innocenti delle mafie, ucciso nella faida di Scampìa, nel 2004, perchè “scambiato” per uno spacciatore. Lui, sempre sorridente; lui, afflitto da gravi difficoltà motorie dalla nascita.
Un ragazzo che viveva la sua vita, sereno, nonostante tutto; un ragazzo ammazzato due volte, perchè alla sua barbara uccisione per mano della camorra, ne è seguita quella degli inquirenti e quella  mediatica, opera di giornalisti superficiali e senza etica, che non si sono fatti scrupolo di definirlo come un criminale internazionale, dedito al traffico di stupefacenti.
Antonio, il ragazzo sorridente e buono, seppellito come un boss.

Due anni fa, Rosario, reduce dal Premio Siani ottenuto nel 2008 e dalla pubblicazione di altri importanti scritti, fonda la Compagnia Teatrale Vo.di.sca. teatro e rileva la casa editrice Marotta & Cafiero, portandola nella sua Scampìa.  Ma Rosario non è solo; con lui, Maddalena Stornaiuolo, tra le giovani interpreti più valenti della scena teatrale napoletana. Ad unirli, gli stessi ideali ed un affetto che, vivo più che mai, li accompagna passo dopo passo.
Teatro civile ed editoria: due progetti ambiziosi che Rosario, Maddalena ed i ragazzi di Vo.di.sca. portano avanti con serietà, passione ed impegno, supportati in molte occasioni da Libera (Associazioni, nomi e numeri contro le mafie).

“Una modesta proposta”, in scena al TAN, questo sabato e domenica. Uno Swift attualizzato, per porre l’accento su uno dei più grandi scandali dei nostri tempi

Abbiamo scelto di analizzare questo tema, portando in scena l’adattamento di questo pamphlet (che ricordo essere stato scritto da me e Gennaro Monforte), per un motivo ben preciso: Swift, utilizza lo strumento della satira in modo grandioso, per denunciare in modo del tutto provocatorio la società in cui viveva (mi riferisco all’Irlanda del ‘700), quando i due terzi della popolazione erano ostaggio della prepotenza di quell’unico terzo capace di manovrare abilmente a proprio favore l’azione politica e sociale, col risultato di creare un abisso tra i ricchi ed i poveri; il riferimento, era al dominio inglese ed alla “debolezza” irlandese.
Quale proposta migliore di offrire i bambini delle famiglie indigenti, in pasto ai ricchi? Un “peso” in meno, per i poveri, ricavandone utilità per il Paese intero.
In tempi come i  nostri, nei quali siamo dominati dalla grande Finanza, dal capitalismo sfrenato, non può, non essere colta al volo, la gelida ironia dello  Swift

Com’è nata, la sinergìa con il Teatro Area Nord di Scampìa?

Il TAN è una realtà storica, un vero punto di riferimento, a Scampìa; da oltre dieci anni porta avanti una stagione teatrale con un’offerta di grande respiro; questo è uno spazio del tutto abbandonato dalle Istituzioni, gestito con amore e determinazione dai fondatori. La sinergìa era inevitabile, è stato l’incontro di due generazioni; per noi rappresenta una seconda casa, perchè è qui che è e sarà la sede di Vo.di.sca.

Antonio Landieri, tuo cugino. Vittima innocente di camorra, due volte

Noi siamo nati pochi giorni dopo la sua morte.. è stato infangato a lungo, ne hanno scritte di tutti i colori; oggi è riconosciuto quale vittima innocente di camorra, per noi significa tanto. Vo.di.sca. e la casa editrice Marotta & Cafiero agiscono nel suo nome, nel suo ricordo; noi giovani, crescendo, ci siamo resi conto che il vero problema della nostra realtà e la mancanza di lavoro, ed è così che tanti diventano facili prede, per la camorra; con questi due progetti, offriamo un’alternativa formativa ed economica alternativa, rispetto a quella criminale.

Scampìa. Cultura, voci, suoni, colori. Un quartiere di luce, di impegno civile

Ci metteremo ancora tanto, per liberarci delle etichette; certamente non si può e non si deve nascondere la realtà criminale che ci circonda, ma anche valorizzare le tante realtà vive, che pullulano, nel territorio. Scampìa è una periferìa, e a differenza di altre zone periferiche del nostro Paese, presenta molteplici esempi di produzione culturale; penso al centro pedagogico del Mammut, all’arte di Felice Pignataro, al lavoro del Gridas… non credo che altrove si faccia tanto come qui a Scampìa…

Il tuo invito a teatro, per i nostri lettori

Al di là della pièce, è un’occasione per conoscere un luogo vivo ed incontrare due realtà impegnate da anni nel sociale, sul territorio. Vi aspettiamo!