di Redazione
Napoli – Si moltiplicano le iniziative per promuovere la liberazione di Cristian D’alessandro, giovane napoletano ed unico italiano, detenuto in Russia con altri 29 attivisti di Greenpeace. Dopo la mobilitazione proclamata da Greenpeace, cui la città di Napoli ha aderito con uno striscione apposto sulle mura del Maschio Angioino, è la madre del giovane attivista a parlare, anzi a scrivere.
Raffaela Ruggiero non si arrende ad una struggente attesa e rivolge un appello al Presidente della Repubblica Napolitano per sollecitare il suo intervento nella vicenda: “il momento è grave per il Paese e ben altri pensieri affollano la Sua mente, lo so bene – scrive la donna – ma pure mi permetta di insistere perché rivolga qualche minuto del Suo prezioso tempo al mio ragazzo ed ascolti, per cortesia, il mio appello“.
Un appello accorato, per accendere i riflettori sulla situazione di suo figlio, colpevole soltanto di aver seguito i propri ideali e il desiderio di contribuire alla costruzione di un mondo migliore ed un futuro più sano per l’umanità, colpevole di pacifismo. E’ possibile sottoscrivere l’appello di Raffaela Ruggiero per chiedere al Presidente Napolitano di aiutare Cristian a tornare a casa.
8 ottobre 2013
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