Un’estate al mare … mettiamo anche la civiltà in valigia!

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Estate, una parola che fa rima con mare! Sole, divertimento, e tanto tanto relax: finalmente è arrivata la stagione più attesa e più desiderata, la stagione “magica”, quella all’insegna della spensieratezza e dell’allegria, quella in cui si fanno nuove amicizie e magari, chissà, sbocciano nuovi amori.

Guardiamo però anche un altro aspetto legato a questo periodo, ovvero il patrimonio costiero italiano, la meta ambita dalla maggior parte delle persone, ottomila chilometri di spiagge e mare cristallino, una risorsa preziosa! In tanti, italiani e non, apprezzano questo dono che Madre Natura ci ha donato, affollando le nostre risorse naturali marine, ma guardando meglio, è una risorsa tanto preziosa quanto fragile… perché? Semplice, per un inquinamento spesso irreversibile, che ha gravi ripercussioni non solo sulla fauna marina (e di conseguenza anche sull’uomo), ma anche sul turismo (minor appeal delle spiagge inquinate) e sull’economia (costi da sostenere per la pulizia delle spiagge).

Complessivamente, quasi l’8% dei tratti di coste sabbiose in Italia è di fatto interdetto alla balneazione per ragioni di inquinamento. Un dato allucinante, giorno dopo giorno uccidiamo la natura, la nostra amata Madre, e la cosa più tetra è quella che, pur essendone coscienti, continuiamo a danneggiarla, con un menefreghismo assoluto!

I rifiuti censiti sono per lo più usa e getta, legati principalmente agli imballaggi, al consumo di cibo e ai rifiuti da fumo: dalle bottiglie ai contenitori e tappi di plastica, dai mozziconi di sigaretta ai calcinacci e ai frammenti di vetro, per arrivare a dischetti per il trucco e guanti: è la cattiva cartolina che spesso offriamo della nostra bella Italia ai turisti, che passeggiando sul lungomare delle nostre città si ritrovano una distesa di rifiuti a pochi centimetri dall’acqua.

No, non è un luogo comune o un incubo, ma l’amara verità che siamo purtroppo abituati ad assistere da svariato tempo. Già, tante, troppe sono le persone che pensano al mare come una discarica ad aria aperta, un luogo ideale solo per abbronzarsi, divertirsi con amici, mangiare e bere… e poi? A fine giornata cosa fanno? Lasciano tutta la spazzatura prodotta sulla spiaggia, a ‘mo di cimelio di guerra, non capendo che stanno in realtà danneggiando se stessi oltre che l’ambiente. Ma abbiamo mai pensato quanto un singolo gesto, ripetuto da moltissime persone, possa modificare la realtà in cui viviamo?

Riflettiamo: quando andiamo al mare solitamente mangiamo in spiaggia, sotto l’ombrellone, giusto? Bene, ecco ad esempio delle piccole idee green per divertirsi, mangiare e contemporaneamente non inquinare:

No ai sacchetti di plastica (tempo di smaltimento 450 anni), ma sacchetti di tela;
No ai piatti e bicchieri in plastica ( tempo di smaltimento dai 100 ai mille anni), ma in bamboo riutilizzabile;
No a bottiglie monouso (tempo di smaltimento 5000 anni) e a lattine (tempo di smaltimento 50 anni) e neanche a bottiglie di vetro (tempo di smaltimento 100 anni) , sì alle borracce;
No ai fazzoletti di carta (tempo di smaltimento tre mesi);
Non gettate sulla spiaggia cicche di sigarette;
Non abbandonate gomme da masticare;
Non dimenticate quotidiani sulla sabbia;
Semplice, no?
Educazione e Rispetto, ecco le due parole chiave da tenere bene in mente durante le vacanze, ma non solo: esplorate la spiaggia, osservando piante e animali che vivono sopra e sotto la sabbia, e praticate tutte quelle attività che aiutano a conoscere meglio il mare.
Non catturate gli organismi marini che vivono sulle rocce o nelle acque basse, tipo granchi, cavallucci e stelle marine: lasciateli in pace, non alterate il loro ambiente, e insegnatelo ai vostri figli. Siamo in vacanza, ciò significa via libera al relax, al riposo e al divertimento, l’importante però è non dimenticare mai il rispetto del luogo naturale che ci ospita.

 

Vacanza vuol dire anche attenzione e rispetto che dobbiamo prestare alla spiaggia che ci accoglie.