Uscire dall’Euro? In Sardegna lo hanno già fatto

Uscire dall'Euro? In Sardegna lo hanno già fatto con il Sardex, la nuova moneta locale

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Uscire dall'Euro? In Sardegna lo hanno già fatto

Uscire dall’Euro? In Sardegna lo hanno già fatto, creando il Sardex, una nuova moneta elettronica, che oltre 2500 imprenditori sardi già utilizzano per le loro transazioni commerciali, scambiandosi beni e servizi pagati in Sardex.

Un successone nel giro di pochi anni

Con la nascita del Sardex nel 2010, migliaia di aziende e di professionisti dell’Isola hanno potuto effettuare una serie di operazioni produttive e commerciali che altrimenti non sarebbero mai riusciti a portare a termine. Il valore stimato delle operazioni negoziate in Sardex ammonta a diverse decine di milioni di euro. Già nel 2009, in un’intervista rilasciata a “Il Giornale”, uno dei fondatori di Sardex, Carlo Mancosu, esprimeva la filosofia di questa straordinaria iniziativa: Siamo una fucina sempre attiva, un laboratorio in cui immaginare insieme l’isola di domani, un nuovo modello di cooperazione apposi tamente pensato per le comunità locali. Il nostro compito è quello di mettere in moto l’economia con una moneta complementare proprio nel momento in cui la crisi blocca le attività imprenditoriali”.

Incrementi di business impressionanti grazie al Sardex

Secondo i calcoli di Sardex, le imprese che fanno parte del circuito hanno incrementato il loro fatturato del 15-20 per cento. Chi apre il conto in Sardex non sono solo imprese, ma anche professionisti, associazioni. A breve potranno utilizzare il Sardex anche i singoli cittadini. “Il nostro progetto, partito in silenzio adesso si sta diffondendo in varie regioni italiane. Diversi imprenditori ci hanno contattato per far parte del nostro circuito in tutta Italia, da nord a sud. Ad esempio negli ultimi dodici mesi il circuito è partito in altre regioni. Il Sardex è già stato esportato in Veneto (Venex), Piemonte (Piemex), Emilia Romagna (Liberex), Marche (Marchex), Lazio (Tibex), nella zona del Sannio (Samex) e in Sicilia (Sicanex)”.