Alle vittime chiedevano, per la restituzione del denaro prestato e degli interessi, non solo denaro in contanti ma quelle poche centinaia di euro che avrebbero avuto con la carta del reddito di cittadinanza. Con questa accusa, secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalla Guardia di Finanza e coordinati dalla Procura di Nola, una donna è finita ai domiciliari mentre al marito, alla figlia e al genero della donna sono stati notificati i provvedimenti di divieto di dimora ed obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Dalle indagini espletate dalla Compagnia di Casalnuovo di Napoli, che scaturiscono da una denuncia presentata da due coniugi di Brusciano, è emerso che gli indagati, a fronte dei prestiti concessi, richiedevano ed ottenevano, applicando alle somme corrisposte tassi di interesse superiori anche al 340% annuale, non solo la restituzione di denaro contante, ma anche la consegna delle poste-pay, dapprima con il reddito di inclusione e poi con il reddito di cittadinanza.
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