A partire dal 16 dicembre, il vaccino covid sarà somministrato ai bambini della fascia 5-11 anni. L’annuncio di Francesco Figliuolo
Il vaccino covid per i bambini della fascia 5-11 anni sarà somministrato a partire dal 16 dicembre 2021. Lo annuncia la struttura del commissario all’emergenza covid, il generale Francesco Figliuolo.
”Con la recente approvazione dell’Aifa circa l’utilizzo del vaccino per la fascia di età 5-11 anni, la Struttura Commissariale ha programmato la distribuzione a dicembre di altre 1,5 milioni di dosi pediatriche di vaccino mRna -Pfizer. Le dosi rappresentano una prima tranche che sarà poi integrata a gennaio e saranno rese disponibili a partire dal 15 dicembre, in modo che tutte le strutture vaccinali delle Regioni/Province autonome, saranno in grado di procedere alla vaccinazione dei bambini a partire dal giorno 16 dicembre”, comunica la struttura.
LEGGI ANCHE: Covid, Asl Napoli: è corsa alle dosi, ampliata rete centri vaccini
Intanto, nella campagna di vaccinazione “sono 430.614 le somministrazioni di vaccino effettuate a livello nazionale nella giornata di ieri, che ha visto il superamento del target giornaliero di 400 mila indicato dalla Struttura Commissariale per le prime tre giornate di dicembre. In particolare, le prime dosi sono state 30.286, a fronte di 26.003 seconde somministrazioni (cicli primari completati), mentre le dosi addizionali/booster hanno raggiunto quota 374.325”.
”I punti di somministrazione che operano a livello nazionale sono 2.453 con una previsione incrementale, in un contesto di ampia disponibilità di vaccini a mRNA, stimati in oltre 20 milioni di dosi/somministrazioni previste fino al 31 dicembre 2021, utili a soddisfare la potenziale richiesta di 14 milioni di persone (over 18), che hanno terminato da 5 mesi i cicli di vaccinazione primari, o che ancora devono completarli.
L’accelerazione impressa all’attuale fase della campagna di somministrazione dei cicli primari e dei richiami, nel pieno rispetto delle priorità stabilite, consentirà di ridurre ulteriormente il numero di soggetti non ancora vaccinati e di mantenere un’elevata protezione individuale nei soggetti già vaccinati con il ciclo primario, mitigando così la recrudescenza epidemica”.