Var, incontro arbitri-allenatori. Mancano Sarri e Di Francesco

0
299

Manca uno dei più critici sulla Var, Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, all’incontro in cui i vertici arbitrali insieme ad allenatori e dirigenti fanno il punto sulla sperimentazione. Guidano la ‘lezione’ il n. 1 dell’Associazione italiana arbitri, Marcello Nicchi, il designatore Nicola Rizzoli e Roberto Rosetti, supervisore del progetto sulla video assistenza, oltre al commissario della Lega, Carlo Tavecchio, che ha tenuto il discorso introduttivo.

Delle 20 società, 16 sono rappresentate dall’allenatore, e Rosetti ha ringraziato per la “grande partecipazione”. Sarri ha inviato un proprio collaboratore, Bonomi, mentre il team manager De Sanctis rappresenta la Roma al posto di Di Francesco, spesso critico sulla Var come il collega della Lazio, Simone Inzaghi, invece presente. Ci sono anche Allegri e Marotta (Juventus), Gattuso e Fassone (Milan), Spalletti (Inter).

“E’ una tecnologia a cui sono contrario, l’ho ribadito ma abbiamo analizzato i dati e sta andando bene, sta aiutando il calcio ed è giusto andare avanti“. Così l’allenatore della Lazio, Simone Inzaghi, dopo il confronto tra gli arbitri e i tecnici di Serie A sulla Var. “C’è stata l’ammissione di qualche errore, ma si sbaglia tutti. A lungo andare può migliorare – ha aggiunto -. E’ stato un buonissimo confronto, sono stati analizzati dei video. Anche su Lazio-Torino? Abbiamo visto tutto…”.

L’opportunità per gli arbitri di utilizzare la Var in casi su cui finora alcuni hanno sorvolato, di prendersi più tempo per confrontarsi con il video assistente, e i dubbi di interpretazione sui falli di mano, sono stati dei temi toccati nel confronto fra i vertici arbitrali e gli allenatori di Serie A, alcuni dei quali vorrebbero avere la possibilità di richiedere l’intervento della ‘moviola in campo’. “Il regolamento lo vieta, gli arbitri l’hanno sottolineato”, ha notato l’allenatore della Fiorentina, Stefano Pioli. “Potrebbe essere un passo avanti, ma non lo abbiamo chiesto”, ha dichiarato il collega della Sampdoria, Marco Giampaolo, spiegando uno degli aspetti critici della sperimentazione: “E’ stato notato che ultimamente, per le posizioni irregolari di fuorigioco, i guardalinee dilatano il tempo di segnalazione perché tanto c’è un organo che controlla. Ma se poi si fa gol è un casino… Gli arbitri hanno capito. Gli assistenti di linea hanno un margine di errore bassissimo e si prendono prima la responsabilità”. Giampaolo ha notato che “gli arbitri cercano la perfezione e non nascondono gli errori”, definendo la Var “un elemento di giustizia, infatti mi pare che le espulsioni per protesta siano zero. Non si è discusso di questo ma credo – ha aggiunto – che in futuro si arriverà a trasmettere le discussioni fra arbitro e Var”. (ANSA).