Aggiornamenti dall’Oceano Pacifico, a 100 miglia dall’equatore.
5 Febbraio 2013 – Alla fine del 34° giorno del record il VOR70 capitanato da Soldini è a cento miglia dall’equatore quindi a 600 miglia nautiche da San Francisco.
Davanti alla prua di Maserati è la zona di calma che preoccupa l’equipaggio, nel Pacifico infatti le piatte equatoriali sono più spesse di quelle atlantiche e sono caratterizzate oltre che dal poco vento instabile da temporali improvvisi. Prevista per domani la riparazione a bordo di un buco nell’albero, scoperto una decina di giorni fa e provocato dalla rottura di un perno di un puntastecche della randa.
“Navighiamo con 4, 5 nodi di vento a 6, 7 nodi di velocità sotto un cielo plumbeo e una pioggerellina sottile”, spiega Giovanni. “La direzione del vento oscilla tra i 140° e i 110°. Insieme ai costruttori dell’albero, in Nuova Zelanda, abbiamo appena preso la decisione di riparare un buco passante che si è formato nell’albero a causa di un perno del puntastecche della randa, che è uscito dal suo carrello e si è piantato lì. È una riparazione temporanea, di fortuna, ma è meglio non prendere rischi. Passato l’equatore ci aspettano quasi 2.000 miglia di bolina fino a San Francisco.” Maserati entrerà in un’alta pressione, davanti alla costa degli Stati Uniti, con un vento Est Nord Est “Non sarà un lavoro semplice, abbiamo bisogno di molto carbonio, dovremo farlo in due o tre volte, ma ne vale la pena. A bordo il morale è sempre alto”.
Maserati deve ancora percorrere 2.400 miglia (su 13.225 totali) per arrivare a San Francisco.
FAS