Veleni nella terra. Nella discarica Resit, con l’associazione E.C.O. della fascia costiera

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Veleni nella terra. Nella discarica Resit, con l'associazione E.C.O. della fascia costieradi Eliana Iuorio

Ne aveva parlato Gaetano Vassallo, il “pentito” delle stragi di ecomafia, nelle terre a nord di Napoli.
La Resit: discarica degli orrori. Dove il terreno che calpestiamo, nell’addentrarci al seguito di Lucia de Cicco (Associazione E.C.O. della fascia costiera) e della Commissione regionale bonifiche, non è semplicemente “inquinato”, ma “avvelenato”; dove l’incontro tra i rifiuti tossici e l’umidità produce gas irrespirabili; dove la natura, selvaggia e forte, nasce e cresce malata e destinata alla morte.
A pochi chilometri da questo inferno, il centro cittadino.
Giugliano in Campania: centodiciottomila abitanti; centodiciottomila apparati respiratori, digerenti, riproduttivi.
Di bonifiche, per quella definita dal Ministero dell’Ambiente quale “Area Vasta” (un’area estesa tra la zona ASI del Comune di Giugliano, il mercato ortofrutticolo fino al confine tra i comuni di Parete e Vilal Literno), nemmeno l’ombra.
E intanto, nella terra delle ecomafie, si continua a morire.

Ai nostri microfoni: Giovanni Russo (consigliere comunale pd Giugliano);  Lucia de Cicco (presidente Ass. E.C.O. della fascia costiera); il prof. Franco Ortolani (Geologo, Università Federico II), Angela Tufano (ass. E.C.O. della fascia costiera) ed il prof. Antonio Marfella (oncologo, tossicologo Fondazione Pascale e responsabile dell’ISDE Medici per l’Ambiente)