C’è uno squadrone italiano protagonista a Venezia 78 (1-11 settembre), una partecipazione da record con cinque film in concorso e tantissimi in selezione e altre sezioni, da Orizzonti alle Giornate degli Autori, che ben rappresentano il nuovo cinema italiano, dalla generazione dei registi affermati come il premio Oscar Paolo Sorrentino e Mario Martone ai nuovi talenti, dai fratelli D’Innocenzo a Gabriele Mainetti atteso alla seconda prova e poi ancora gli emergenti come Leonardo Di Costanzo, Laura Bispuri, Stefano Mordini, Alessandro Gassman.
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Ecco una guida degli italiani alla Mostra di Venezia, a cominciare dai 5 per il Leone.
E’ STATA LA MANO DI DIO – A 20 anni esatti dal primo film L’uomo in piu’ con Toni Servillo, Sorrentino porta a Venezia un autobiografico racconto di destino e famiglia, sport e cinema, amore e perdita nella storia di Fabietto, ragazzo nella Napoli degli anni ’80. Nel cast, accanto al protagonista/alter ego Filippo Scotti, un fantastico Toni Servillo, Teresa Saponangelo, Luisa Ranieri, Renato Carpentieri.
QUI RIDO IO – Mario Martone racconta la vita del grande attore comico e commediografo della Napoli dei primi del ‘900 Eduardo Scarpetta interpretato da Toni Servillo (che ha anche un terzo film, AriaFerma di Leonardo Di Costanzo).
AMERICA LATINA – Al terzo film i gemelli D’Innocenzo conquistano il concorso. Per il nuovo film (“una storia d’amore, e come tutte le storie d’amore un thriller”), hanno di nuovo scelto come protagonista Elio Germano nei panni del titolare di uno studio dentistico a Latina.
FREAKS OUT – E’ il nuovo ambizioso film di Gabriele Mainetti che con l’opera prima Lo chiamavano Jeeg Robot ha dato una scossa al cinema italiano. Ritrova nel cast Claudio Santamaria. Il film d’avventura e di formazione racconta una storia “nella Roma occupata del 1943 con quattro freak, unici e irripetibili, protagonisti di una Storia piu’ grande di loro“.
IL BUCO – Dopo 11 anni è il ritorno al cinema di Michelangelo Frammartino. Nell’agosto del 1961 un gruppo di giovani speleologi piemontesi scopre a poco meno di 700 metri di profondità’ una delle grotte più profonde del mondo, l’Abisso del Bifurto dell’altopiano del Pollino, sotto lo sguardo di pastori.
This post was published on Ago 30, 2021 12:22
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