di Sara Di Somma
Napoli – Utenza spaccata in due per il trasporto pubblico napoletano: da un lato c’è chi polemizza ogni giorno per i ripetuti ritardi delle corse della metro, per la difficile circolazione dei pullman, per i mezzi di trasporto cittadini sempre più affollati; dall’altro, invece, c’è chi aderisce con attiva partecipazione alla nuova iniziativa, lanciata dall’amministrazione comunale poco prima delle vacanze estive, per la scelta del nuovo nome della futura holding del trasporto pubblico cittadino, forse sperando in un vento di rinnovamento.
C’è, infatti, all’orizzonte una nuova azienda che, dal 2014, gestirà l’intero servizio di trasporto pubblico a Napoli e che, a ben vedere, sarà una reunion delle vecchie guardie sotto un’unica bandiera: entro l’anno prossimo, infatti, ANM – Azienda Napoletana Mobilità, che gestisce il trasporto su gomma, Napolipark, che gestisce i servizi legati alla sosta e al parcheggio delle auto private, e Metronapoli, che gestisce il trasporto su rotaie, cesseranno di esistere in qualità di singole aziende e diventeranno la holding napoletana del trasporto pubblico. Un’operazione già iniziata nel 2012, quando Napolipark ha acquistato il pacchetto azionario di Anm e Metronapoli e che proseguirà con la fusione di queste ultime fino ad arrivare, nel 2014, alla cessione delle proprie attività operative alla Holding da parte di Napolipark.
E’, tuttavia, un progetto a lungo termine quello previsto dalla giunta de Magistris per la futura Napoli Holding, che accoglierà tutte le partecipate del comune di Napoli entro il 2022.
Intanto, per il trasporto pubblico si profila una fusione operativa, decisa ed approvata dalla giunta comunale a giugno, volta alla riorganizzazione del comparto dei servizi su ferro-gomma, alla valorizzazione delle competenze dei lavoratori e all’ampliamento dell’offerta alla cittadinanza, rendendola più efficiente e innovativa: dal prossimo anno, infatti, dovrebbero essere realizzati gli investimenti necessari per il rinnovamento del parco mezzi e per l’acquisizione di nuovi dieci treni metropolitani.
Un sostanziale rilancio del servizio di trasporto pubblico locale che, nell’ottica dell’amministrazione comunale rappresenta “una sfida che lancia il pubblico, un atto che rappresenta una svolta”, come dichiarato proprio dal sindaco in occasione dell’approvazione della delibera ed impedisce, almeno per ora, ai privati un ingresso nella gestione dei servizi di trasporto napoletani. Inoltre, in quanto servizio di tutti e per tutti, il trasporto pubblico è un bene comune che appartiene alla cittadinanza, al punto da convincere la giunta ad aprire una sorta di contest per sceglierne la denominazione. Dalle proposte ricevute nei mesi estivi sono stati selezionati alcuni nomi che, fino al 27 ottobre, è possibile votare sulla pagine Facebook del comune di Napoli.
Nella lista compaiono i più tradizionali APN – Azienda Partenopea Trasporti ed NM – Napoli Mobilità, ma ci sono anche denominazioni creative, da STEP – Società Trasporti E Parcheggi ad AMO NAPOLI – Azienda Mobilità Napoli. Resta soltanto da vedere chi la spunterà.
22 ottobre 2013