Verso le ore 20:00 di sabato scorso in via Tribunali i residenti del quartiere si sono rivoltati contro un nuovo convoglio di 50 migranti del Gambia, in arrivo dalle coste siciliane. Scandalo, sdegno, non si comprendono ancora bene le motivazioni scatenanti la rivolta contro uno dei tanti viaggi della speranza.
Già un mese fa subito dopo lo scandalo Peppe Barra, e il dibattito mediatico che ne seguì, erano apparsi nei cardini numerosi cartelli gialli con incise espressioni xenofobe contro gli ospiti nel nostro paese. Dove ci sono masse ci sono capi ma, purtroppo, sfuggono ancora le teste di popolo responsabili di aver fomentato l’orrendo fenomeno.
Grazie al servizio di scorta della polizia di stato, e dei servizi di prevenzione, la folla di rivoltosi è stata arginata e sedata, mentre i soggetti aggrediti sono stati trasferiti in sicurezza all’interno del centro di accoglienza del quartiere.
Il piano ospitalità per i rifugiati a Napoli va rivisto o aggiornato, i quartieri ospitanti vanno sensibilizzati ed educati all’accoglienza. La crisi sociale non permette errori da parte delle istituzioni. Facile o, addirittura, inconsistente potrebbe essere la prossima miccia che farà riesplodere le insofferenze e il pregiudizio.