Già Alessandro il macedone amava sottolineare che “troppa ricchezza attirava i corvi”, eppure, davanti ad emergenze più importanti, come il boicottaggio del Consorzio Unico Campania per il Trasporto pubblico, le prestazioni sanitarie regionali a rischio e l’abbandono della città di Napoli a se stessa, il viceministro ai Trasporti e alle infrastrutture del governo Renzi, Riccardo Nencini, promette 1 miliardo di euro per i lavori della Bagnoli commissariata.
Probabile sarà la copertura dei costi in favore del Mezzogiorno, e in particolare per Bagnoli, a partire dall’approvazione il prossimo ottobre della legge di stabilità. Puntualizza il viceministro che massimo impegno è stato investito all’interno delle misure per programmare la ripartenza del Meridione e come se non bastasse, nel convegno “Muoversi al Sud”, che le risorse per Bagnoli si sono esponenzialmente decuplicate.
Oltre i fondi per le infrastrutture per l’Alta velocità Napoli-Bari (500 mln), l’aeroporto di Salerno (500 mln), la conclusione dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria (400 mln) previsti dal Decreto Renzi, un nuovo decreto verrà fatto per la soluzione della questione trasporti pubblici in Campania.
Annuncia il Nencini che il commissariamento del Porto di Napoli da parte di Francesco Karrer procede molto bene e che la notifica sulle problematiche dell’Eav, da parte del suo commissario Pietro voci, sono in esame. Secondo il viceministro, in base a una moda ormai diffusa, il problema dei trasporti in Campania sono i lavoratori, troppi negli uffici o i nullafacenti.
Per quanto riguarda il Comune di Napoli conferma le accuse di Bassolino e Vendola. La città di Napoli è trascurata dalla sua amministrazione, è ormai una realtà caotica e attardata su molti punti di emergenza.