Violenza a bordo, ancora un’aggressione in Circumvesuviana

Macchinista preso a calci e pugni. L'ennesimo episodio di violenza riaccende i riflettori sul problema della sicurezza a bordo dei mezzi pubblici

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Calci e spintoni per un macchinista della Circumvesuviana da parte di un passeggero infuriato per l’ennesimo ritardo del treno, in partenza da Porta Nolana. L’episodio è avvenuto oggi alle 14 circa, sulla banchina affollata di pendolari.

“Ma lei ce l’ha il biglietto?”

Questa la domanda, pronunciata dall’incauto macchinista, che avrebbe scatenato la reazione violenta da parte del pendolare. Che è subito passato alle vie di fatto, aggredendo il macchinista, che in quel momento era impegnato nelle verifiche dei convogli, necessarie per dare l’ok alla partenza del treno. Questo è solo uno dei tanti episodi di violenza che quotidianamente si verificano a bordo dei mezzi pubblici, e che ultimamente vedono sempre più spesso coinvolti i dipendenti delle aziende di trasporti.

Violenza a bordo dei mezzi, un fenomeno in crescita.

Insomma, a Napoli il trasporto pubblico funziona male, e a farne le spese sono controllori, autisti e macchinisti, vittime designate della rabbia dei passeggeri costretti a subire continui ritardi e disservizi. L’episodio di oggi è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso: molti dipendenti si sono rifiutati di continuare a lavorare in queste condizioni, senza garanzie sulla propria sicurezza e incolumità fisica. Appena qualche giorno fa c’era stata la denuncia degli autisti dell’Anm, che hanno formalmente chiesto all’azienda, tramite il sindacato Usb, di eliminare le corse notturne nei quartieri periferici “a rischio”, dove sempre più spesso si verificano atti vandalici e sassaiole.

Necessario l’intervento delle forze dell’ordine.

Solo la mediazione delle forze dell’ordine ha permesso di ripristinare il servizio. I lavoratori alla fine hanno scelto la via del buonsenso, per non penalizzare l’utenza. Il macchinista aggredito è stato portato nell’ospedale più vicino.