Vita e pensiero di Benedetto Croce, al via le riprese del documentario

0
208
Il documentario, le cui riprese inizieranno nei primi mesi del 2023, racconterà anche la vita privata e lavorativa di Benedetto Croce.

Il documentario, le cui riprese inizieranno nei primi mesi del 2023, racconterà anche la vita privata e lavorativa di Benedetto Croce.

Nei primi mesi del 2023 inizieranno le riprese del documentario dedicato alla vita e al pensiero di Benedetto Croce. Il documentario, prodotto da Minerva Pictures con Luce Cinecittà e Rai Documentari, intende contribuire alla riscoperta del più importante filosofo italiano del XX secolo, attraverso un racconto articolato e plurale delle personalità, delle correnti di pensiero e dei movimenti socio-culturali che hanno attraversato un periodo cruciale della storia italiana.

Il documentario racconterà anche la vita privata e lavorativa di Benedetto Croce: dalla tragedia di Casamicciola del 1883, quando a causa di un terremoto perse entrambi i genitori e la sorella Maria, ai due matrimoni e alla sua vita di padre, dall’impegno parlamentare alla fondazione a Napoli dell’Istituto italiano per gli studi storici, deputato e poi ministro.

“La nostra linea editoriale è caratterizzata da un profondo bisogno di tenere viva la memoria della storia sociale, politica e culturale italiana”, ha affermato la Presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia, che ha annunciato l’inizio delle riprese del documentario, “che contribuirà a rendere ancora più attuale la straordinaria figura di un filosofo che è tra i più studiati di tutto il Novecento”.

“La linea editoriale di Minerva” dichiara Gianluca Curti, Amministratore Delegato di Minerva Pictures, “da sempre caratterizzata da un attento approccio interdisciplinare e multiculturale alle grandi vicende storico-politiche che hanno creato l’identità nazionale, fa un altro grande passo verso il recupero di una figura chiave dello sviluppo dell’immaginario filosofico nazionale dei primi del Novecento”.

“Abbiamo scelto di raccontare Benedetto Croce perché il suo pensiero e la sua opera sono alla base della cultura italiana del Novecento” dichiara Fabrizio Zappi, direttore di Rai Documentari. “Ricostruire – Zappi – la sua eredità filosofica significa riappropriarsi di un pensiero che sorprende per la sua attualità, e che rappresenta una risorsa ancora valida per affrontare le grandi questioni politiche e sociali del presente”.