“Non sono pazzo e non voglio provocare ulteriore dolore alla mia famiglia ma, pur di ottenere giustizia, sono pronto a tagliarmi le vene in Piazza San Pietro perché i bambini non vanno toccati da nessuno e tanto meno dai preti“. E’ la minaccia di Arturo Borrelli che ha denunciato di aver subito abusi da parte di un prete della Diocesi napoletana nel 1989 quando aveva 13 anni e che da tempo chiede giustizia.
Un desiderio di giustizia che si è tatuato finanche sulla pelle. Ha detto oggi, mostrando il volto a differenza di altre volte, durante l’ennesimo sit in organizzato oggi in via Duomo nei pressi della cattedrale di Napoli: “Non mi arrenderò fino a che Papa Francesco non manderà via il cardinale Crescenzio Sepe perché non ha dato seguito alle mie denunce presentate dal 2010 al 2014, mi ha fatto perdere il lavoro e ha tentato di insabbiare la vicenda; don Silverio Mura ha continuato, in un’altra parrocchia del Nord Italia, ad esercitare l’ufficio pastorale a contatto con altri bambini“.
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