Per mancanza di personale resterà dunque chiuso l’ingresso di via Aniello Falcone della villa Floridiana di Napoli, Vomero, ad eccezione del sabato e domenica dalle ore 8.30 alle ore 14. L’ingresso principale di via Cimarosa, invece, in data 23/4/2015 è rimasto aperto fino alle ore 14.30. I cittadini del Vomero sono stati così privati dell’unico spazio a verde a loro disposizione in tutto il quartiere collinare. Una decisione assurda che Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, non accetta e chiede “l’immediato intervento del ministro Franceschini, che invita anche a visitare la villa, e delle massime autorità cittadine, Prefetto, Questore e Sindaco, affinché vengano adottati tutti i provvedimenti necessari per rendere il parco pienamente e totalmente fruibile ai cittadini, evitando per il futuro quando accaduto negli ultimi anni con episodi inaccettabili, culminati purtroppo con l’assurda chiusura”.
Una chiusura che il Comitato Valori collinari ritiene assurda, come si legge nel seguente comunicato stampa: “Si è arrivati al colmo. Quest’oggi sul cancello d’accesso alla villa, posto su via Cimarosa, erano affissi due avvisi su carta intestata. Nel primo si leggeva che il cancello su via Aniello Falcone, ad eccezione del sabato e della domenica dalle 8:30 alle 14:00, era chiuso, impedendo così la comoda fruizione dell’unico parco a verde pubblico del Vomero a tutte le persone che abitano nella parte bassa, da via Aniello Falcone fino a via Tasso, essendo costrette a fare un lungo giro per arrivare all’altro ingresso, posto appunto in via Cimarosa. L’altro avviso, ancora più grave, in considerazione della bella giornata, con temperature quasi estive, con un sole splendente presente fino al tardo pomeriggio, anche per la recente entrata in vigore dell’ora legale, è che il parco chiude alle 14:30 con la seguente motivazione ‘mancanza di personale’. A questo punto a poco valgono le scuse per un disagio davvero inspiegabile. Difatti, come si concepisce la ‘mancanza di personale’ in un città dove c’è tanta disoccupazione, specialmente giovanile? E perché non attivare meccanismi alternativi per evitare la chiusura, utilizzando pure altre risorse, anche attinte dal volontariato al fine di mantenere aperto fino a tardi quel poco di verde pubblico ancora fruibile del parco in questione?”.
La villa Floridiana deve essere data alla regione Campania, grida Capodanno nel comunicato: “Purtroppo la villa Floridiana paga il pesante scotto di essere giuridicamente considerata un giardino storico annesso al museo Duca di Martina. Da qui la competenza affidata alla sovrintendenza, laddove questo bene di proprietà del demanio dello Stato dal 1917 dovrebbe essere affidato, secondo quando proponiamo da tempo, anche attraverso un comodato d’uso gratuito, alla regione Campania, scorporandolo dall’ambito museale”.
“Per altro la villa Floridiana, rappresenta, anche se attualmente solo sulla carta, un grosso contenitore culturale – afferma Capodanno -. Basti pensare al meraviglioso Teatrino di Verzura, realizzato dal Niccolini nel 1817, che durante i mesi primaverili ed estivi e, comunque, fino a quando dura la bella stagione, potrebbe essere utilizzato per spettacoli all’aperto anche in considerazione del fatto che, in occasione dei mondiali ’90, la villa fu dotata di un impianto d’illuminazione per consentire l’apertura pure nelle ore serali. Inoltre, all’interno del parco, esistono una serie d’immobili, attualmente occupati, non si sa a quale titolo, da alcune famiglie, che potrebbero, invece, essere destinati a ludoteche per bambini e a sale per manifestazioni ed attività varie, anche per le persone anziane che non hanno un luogo d’incontro pubblico al coperto in tutta l’area collinare”.
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