Si alza il sipario sull’edizione numero 71 del Ravello Festival che prenderà ufficialmente il via il prossimo 2 luglio e si chiuderà il 30 agosto.
Un cartellone da 24 appuntamenti con 9 concerti sinfonici, 4 serate jazz e una “Maratona Chopin” che in 10 tappe, affidate a 9 pianisti italiani, presenterà tutta la produzione del compositore polacco: si alza il sipario sull’edizione numero 71 del Ravello Festival che prenderà ufficialmente il via il prossimo 2 luglio e si chiuderà il 30 agosto con un evento speciale dedicato a The Voice, Frank Sinatra, a 25 anni dalla sua scomparsa.
Questa mattina, a Palazzo Santa Lucia a Napoli, è stata presentata la kermesse diretta da Alessio Vlad, organizzata dalla Fondazione Ravello e sostenuta dalla Regione Campania.
“Saranno 2 mesi di intensa programmazione culturale” annuncia il presidente della Fondazione Ravello, Dino Falconio che presenta alcuni dei momenti principali: “Tra gli eventi più importanti c’è la “Maratona Chopin” che andrà in scena in vari luoghi della città con la conclusione sul magnifico palco a strapiombo sul mare di Villa Rufolo.
Poi ci sarà anche il famosissimo e celebre concerto all’alba che quest’anno si terrà l’11 agosto e una serie di altri appuntamenti tra i quali voglio ricordare la “Settimana del jazz” che avrà ospiti importanti a livello internazionale come Brad Mehldau, Gonzalo Rubalcaba e il nostro Stefano Bollani.
L’ultimo concerto sarà infine dedicato a Frank Sinatra e vedrà come protagonista Vittorio Grigolo, grande tenore del momento” annuncia Falconio prima di ringraziare la Regione che “non ci fa assolutamente mancare mai il suo appoggio sia in termini economici, ma anche in termini di condivisione dell’iniziativa culturale che mettiamo in campo”.
Un milione e mezzo di euro è il contributo che arriva dalla Campania, servirà a coprire quasi tutte le spese: “I costi del festival si aggirano intorno al milione e 800 mila euro, le risorse che mancano le prenderemo dai fondi del Fus e utilizzando altre entrate della Fondazione” chiarisce Falconio.
Nel Festival un ruolo centrale spetta anche a Richard Wagner, la figura che ha reso celebre nel mondo la rassegna della “Città della musica”, e che sarà omaggiata con la presenza di direttori, solisti ed orchestre per la maggior parte presenti per la prima volta a Ravello con produzioni al debutto italiano.
“Wagner è dante causa a Ravello, il festival c’è perché ha voluto celebrare la visita che il compositore fece qui – ricorda il direttore artistico, Alessio Vlad -. Una visita – prosegue – che deve diventare l’occasione per celebrare qualcosa di più importante: quel ‘gran tour’ per il quale dal 700 le più importanti intelligenze della cultura europea sono venute nel Mezzogiorno d’Italia a cercare delle radici comuni tra la cultura del nord e quella del sud in nome del mito.
Wagner quindi è presente, quest’anno la cosa importante è che, per la prima volta dopo quel famoso Parsifal che fu fatto quasi 30 anni fa con Placido Domingo e Gergiev, viene eseguita sul palco di Villa Rufolo un’opera di Wagner, Rheingold, in edizione integrale. Sarà un concerto molto particolare di Kent Nagano il quale segue un progetto europeo che vuole la musica di Wagner eseguita su strumenti originali”.