Wolfsburg una città molto italiana

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Svegliarsi la mattina e camminare lungo Porchestrasse a Wolfsburg ed incontrare italiani che ti salutano che t’invitano a bere un caffè, che fanno di tutto per aiutarti anche per il desiderio di raccontarti la loro storia personale e di vita è una cosa bellissima. Abbiamo attraversato l’Europa fino a giungere in Asia in questa avventura del Napoli in Europa League ma questa trasferta in Germania ha un che di diverso, di speciale. La comunità italiana a Wolfsburg conta 10.000 anime che incontri anche negli occhi e nei volti delle persone, una commistione che non lascia dubbi, Wolfsburg è la più italiana delle città tedesche.

Storie che s’incrociano nelle strade, nei bar, negli uffici e nei ristoranti. Martino Cesario del ristorante pizzeria Casa Mia di Wolfsburg, che accetta la sfida di Errico Porzio di Lampo 2 di Napoli, e ti ospita nel suo ristorante raccontandoti la sua storia che inizia da Cisternino in Puglia. Gino Forciniti, calabrese, che ci racconta della Lupo Martini l’unica squadra straniera fondata da italiani che gioca in Germania e di storie riguardanti Barzagli, Zaccardo e Diego. Storie di operai che alla fine del turno di lavoro dalla fabbrica andavano sul campo di calcio, che ora ospita la Wolkswagen Arena, per giocare o guardare i loro conterranei sfidarsi tra loro o con i tedeschi.

Filippo Castellano albergatore siciliano che ha fatto fortuna a Wolfsburg, Santina, anche lei siciliana e proprietaria del ristorante Fontana, Giuseppe, pizzaiolo di Ercolano, che la sera prima ti ferma per strada, ti chiede di raccontare la sua storia in Germania ed il giorno dopo assaggi la sua pizza margherita. Di Francesco Lo Judice agente consolare e di Antonio Bocchiccio organizzatore internazionale di concerti che ti descrivono con dovizia di particolari le storie degli italiani che sono, negli ultimi 60 anni, transitati in questa città, nata attorno ad un grande simbolo, quello della Wolkswagen.

Tutto questo è Wolfsburg la città tedesca italiana al di sopra delle alpi