Processo Contrada Pisani | Udienza 2 Novembre 2010

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Gli avvocati Giovanni Copertino e Valerio De Maio dopo la richiesta di archiviazione presentata dal PM Dott.ssa Stefania Buda hanno presentato opposizione avverso a tale richiesta infatti:
“Non si può condividere il percorso logico, giuridico ed argomentativo seguito dal PM dove, da un lato, si rappresenta come la situazione di criticità della discarica non è tale da ritenere sussistente il reato di disastro ambientale e, dall’altro, come i dati disponibili raccolti, sul fronte dell’indagine “cd. sanitario” non sono sufficienti a valutare i rischi per la salute derivanti dall’esposizione delle persone residenti a fattori ambientali di rischi”

L’udienza si terra il 02.11.2010 innanzi al Gip Dott. Buccino Grimaldi del Tribunale di Napoli in cui si discuterà sull’opportunità di arciviare o meno il procedimento in merito ai reati di epidemia, disastro e omicidio colposo. In relazione al reato di disastro ambientale all’insufficienza delle indagini svolte si associa una errata valutazione dei risultati raggiunti nell’espletamento delle stesse. La contraddittorietà tra gli esiti di indagine e le conclusioni risultano evidenti laddove la criticità della situazione della discarica, tale da configurare il reato di disastro ambientale, appare evidente, come riportato dallo stesso PM Buda, dall’immenso quantitativo di rifiuti tossici e nocivi che documentalmente risultano illecitamente conferiti in discarica negli anni 80/90 e fino al 95 nonchè dalle circostanze che “a discarica non è stata bonificata e la messa in sicurezza effettuata è stata inadeguata, al punto che in diversi strati non è stata rinvenuta impermeabilizzazione e che è stata riscontrata la fuoriuscita di biogas e dall’ulteriore circostanza che durante le operazioni di carotaggio la fuoriuscita di biogas ha determinato persino un principio di incendio. Di fronte a tali elementi il reato di disastro ambientale si può effettivo e tangibile nonchè consumato nel corso di trenta anni, da una pluralità di soggetti, neanche individuati, aventi le più svariate responsabilità dipendenti da molteplici condotte commissive come omissive.

Da evidenziare, dice l’Avv. Copertino che “nessun accertamento, nessuna indagine, nessun carotaggio, neanche a campione, è stato svolto in luoghi diversi dal sito interessato allo sversamento. Laddove è nel patrimonio di conoscenza comune la capacità espansiva, anche attraverso l’inquinamento delle falde acquifere, dei rifiuti tossici. Nè si hanno notizia delle analisi (???) svolte. Proprio sul punto si ritiene le indagini siano, all’evidenza, lacunose e bisognevoli di ulteriore approfondimento, e ciò al fine di verificare la compromissione o meno delle zone situate all’esterno della discarica. La Onlus Oceanus ed i loro legali, Copertino e De Maio, hanno avuto l’adesione di tre illustri personalità della medicina esperti nel campo delle patologie tumorali, i Dott. Antonio Marfella, Gerardo Ciannella e Giuseppe Comella che insieme con Oceanus, in questa battaglia di giustizia, si adopereranno al fine di dimostrare il nesso causale tra le morti di tumore a Pianura e la discarica. Si ritiene che un’attività di indagine che abbia qualche pretesa di attendibilità scientifica, non possa prescindere dall’approfondimento che si auspica con l’ausilio gratuito di tali esperti. La Onlus Oceanus sta garantendo l’assistenza gratuita all’interno di questo procedimento a tutti i residenti di Pianura e Quarto, i quali devono comprendere che dopo le barricate con migliaia di persone nelle strade si può ottenere di più.

“Se quelle migliaia di persone che erano in strada in quei giorni di lotta fossero ora costituite in Tribunale” – dichiara il Presidente dell’Oceanus Dott. Fabio A. Siniscalchi – potrebbero lasciare un segno che potrà essere storico: due quartieri, un intera città che lottano contro l’inquinamento, la contaminazione che per anni si è permessa sotto le loro case” “Abbiamo ricevuto attestati di solideriatà e raccolto – continua Siniscalchi – circa 240 deleghe per rappresentare gratuitamente i cittadini nel procedimento, grazie all’aiuto degli Avv.ti Copertino e De Maio, ma non dobbiamo fermarci fino a quando non si sia fatta vera luce su quanto accaduto, fino ad ottenere una tanto agognata e difficle bonifica”. “Pertanto, sia i residenti di Pianura e Quarto, sia chi, ahimè residente in queste zone abbia contratto una patologia tumorale ed abbia perso un proprio caro, dovrebbero tutti necessariamente essere presenti nel processo – aggiunge il presidente della Oceanus – ed è necessario che ci siano migliaia di persone e tante cartelle cliniche nel procedimento, per avvalorare la tesi dell’Epidemia e del Disastro colposo nelle zone di Pianura e Quarto. Questo è quello che è potrebbe essere utile e necessario nel processo per poter avere una risposta positiva dalla magistratura.

Altresì i due legali hanno evidenziato che in relazione al reato colposo di epidemia, disastro ed omicidio deve rilevarsi la totale insufficienza dei dati raccolti e sottoposti al consulente tecnico specialista in epidemiologia, al fine di acclarare un rapporto di causa-effetto tra l’esposizione della popolazione residente agli incontestabili fattori ambientali di rischio di cui si è visto e l’incidenza sanitaria. La raccolta di dati relativi all’insorgenza di malattie oncologiche avrebbe dovuto essere fatta su base nazionale al fine di avere un quadro completo e, soprattutto, preciso di quanti, residenti in zona, in questi anni si siano ammalati o siano deceduti. Neppure sarebbe stato complicato accertare tali circostanze direttamente dalla popolazione residente, con l’ausilio delle Forze dell’Ordine, così come fatto, per quanto è stato nella possibilità dei privati da noi e da altri colleghi presenti nel giudizio, con la raccolta di cartelle cliniche, regolarmente depositate agli atti. Altresì come si evince dalla Consulenza di parte che sarà presentata e depositata si evince chiaramente la necessità di risposte ai quesiti proposti dal Pm e di nuove, diverse e più particolareggita indagini ai fini di fare chiarezza nel procedimento e per evitare l’archiviazione.
TUTTO QUESTO SI EVINCE DALLE CONSULENZE CHE VENGONO PER LA PRIMA VOLTA PUBBLICATE SU ROAD TV ITALIA.

consulenza contrada
CTU contrada
CTU contrada 2
Opposizione avverso rich. di archiviazione Oceanus